Jona che visse nella balena
Due parole sullo struggente film di Roberta Faenza
Il film tratto dalla biografia di Jona Oberski, ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento, racconta le dinamiche dell’epoca nazista. Jona vive ad Amsterdam insieme alla sua famiglia quando la dominazione tedesca sconvolge la sua vita. Giovane e immaturo, Jona viene trasportato nei campi di concentramento dove è costretto a lavorare duro in condizioni misere. Poco dopo la perdita del padre, il campo viene liberato dai sovietici e dagli statunitensi, la madre di fronte ai traumi subiti impazzisce e poco dopo muore. Jona viene affidato alla famiglia per cui lavorava il padre, dove i suoi nuovi genitori lo accolgono e lo aiutano a superare la perdita dei genitori.
Il film, coinvolgente e commovente, oltre ad accusare i delitti nazisti ci ha commosso e ci ha fatto disprezzare gli ideali di Hitler.