memoria – IC MONTE SAN VITO https://icmontesanvito.edu.it IC PROVA DEMO Mon, 13 Feb 2023 19:06:05 +0000 it-IT hourly 1 GIORNO DELLA MEMORIA 2023 – PER NON DIMENTICARE : percorsi di riflessione nelle classi della nostra Scuola – https://icmontesanvito.edu.it/giorno-della-memoria-2023-per-non-dimenticare/ https://icmontesanvito.edu.it/giorno-della-memoria-2023-per-non-dimenticare/#respond Fri, 27 Jan 2023 07:00:00 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=7054 “La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 Gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria” al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.” (Legge 211/2000, art. 1)

In occasione del Giorno della memoria studenti e studentesse della nostra Scuola saranno impegnati in percorsi di riflessione per non dimenticare, dedicando parole, silenzio e pensieri per partecipare al ricordo che non deve mai spegnersi e restare impresso nella memoria, perché l’orrore che fu non ritorni.

 

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Modelli espositivi virtuali https://icmontesanvito.edu.it/modelli-espositivi-virtuali/ Fri, 19 Jul 2019 08:33:00 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4179

Con il presupposto indiscutibile che l’architettura sia un bene comune, un patrimonio da tutelare e una bellezza da fruire, le possibilità che il mondo digitale offre aprono nuovi orizzonti, fra cui la musealizzazione tramite l’ausilio di proiezioni “pseudo” olografiche. Queste ultime ci hanno consentito di portare il modello del centro storico di Monte San Vito fuori dal monitor, attraverso un nuovo modo di comunicare lo spazio architettonico, in grado di colloquiare con il pubblico. E così, dalla creazione di nostri prototipi di “campane olografiche” in materiale “povero”, al montaggio di video da proiettare (4 viste per i 4 piani di proiezione), l’ologramma di Monte San Vito è diventato realtà.

Applicativi utilizzati: Programmi di video editing

I nostri prototipi di campane olografiche realizzati in materiale povero

Video di Monte San Vito pronto per effettuare le proiezioni olografiche

I nostri modelli espositivi virtuali: le proiezioni olografiche di Monte San Vito

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Riqualificazione sostenibile https://icmontesanvito.edu.it/riqualificazione-sostenibile/ Fri, 19 Jul 2019 08:21:20 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4174

Da storici a progettisti: come sarà Monte San Vito nel futuro? I nostri progetti per una Monte San Vito “smart city”, città sostenibile in cui immaginiamo che la cupola settececentesca continuerà comunque a stagliarsi nello skyline.
E la nostra scuola? Abbiamo provato a rilevarne i locali e a riqualificarla e riprogettarne gli ambienti nell’ottica delle nuove esigenze didattiche: nuovi spazi e laboratori, nuovi arredi e colori.
 
Applicativi utilizzati: Windows Movie Maker (video editing), Gimp (grafica raster – progetti su Monte San Vito), Sweet Home 3D (grafica vettoriale – progetti sulla scuola).
 

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Realtà aumentata https://icmontesanvito.edu.it/realta-aumentata/ Fri, 19 Jul 2019 08:17:22 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4170

Noi, Ingegneri per un giorno.
Il 26 aprile 2018 ci rechiamo in visita al Laboratorio di Architettura – DiStoRi, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche (Ancona), alla scoperta della realtà aumentata.
“L’attività di ricerca e di servizi esterni di Distori Heritage riguardano l’applicazione di nuove tecnologie a rilievo, alla documentazione e alla comunicazione e fruizione digitale dei Beni Culturali, dell’Archeologia e dell’Architettura Storica. In particolare il gruppo opera attraverso METODICHE MULTIDISCIPLINARI, attraverso lo studio e l’integrazione di approcci storico umanistici e tecnologici che si avvalgono della collaborazione di esperti in informatica, meccanica, ingegneria delle costruzioni, materiali e strutture.
All’interno di Distori opera due distinti filoni. Uno rivolto alla documentazione architettonica per il recupero e il restauro (Distori for Architecture) e l’altro alla fruizione museale (Distori for Museum).”

 
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Visita virtuale 2 https://icmontesanvito.edu.it/visita-virtuale-2/ Thu, 18 Jul 2019 08:06:25 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4159

Un affascinante viaggio attraverso il patrimonio culturale e ambientale di Monte San Vito, dal drone prima alle panoramiche sferiche dopo. Queste ultime sono state scattate e montate dagli studenti utilizzando Google Street View (seguite il nostro profilo Scuola Dante Alighieri Progetti Digitali).
Applicativi utilizzati: Windows Movie Maker (video editing) – Google Street View (panoramiche sferiche)
 

 

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Visita virtuale https://icmontesanvito.edu.it/visita-virtuale/ Thu, 18 Jul 2019 08:03:10 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4155

Un affascinante viaggio attraverso il patrimonio culturale e ambientale di Monte San Vito, dal drone prima alle panoramiche sferiche dopo. Queste ultime sono state scattate e montate dagli studenti utilizzando Google Street View (seguite il nostro profilo Scuola Dante Alighieri Progetti Digitali).
 
 Applicativi utilizzati: Windows Movie Maker (video editing) – Google Street View (panoramiche sferiche)
 

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Evoluzione storica https://icmontesanvito.edu.it/evoluzione-storica/ Thu, 18 Jul 2019 07:59:44 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4150

Dopo averne ricercato e studiato l’evoluzione storica, elaboriamo le nostre ricostruzioni tridimensionali del centro di Monte San Vito, dal Medioevo ad oggi.
Applicativi utilizzati: Windows Movie Maker (video editing), AutoCAD Licenza Autodesk Education (grafica vettoriale), Impress Libre Office (strumenti di presentazione).
 

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La Madonna del soccorso https://icmontesanvito.edu.it/la-madonna-del-soccorso/ Thu, 18 Jul 2019 07:51:01 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4142

La Madonna del soccorso

Opera di Filippo Bellini da Urbino (1550-1603)

Originariamente era la pala di altare di una chiesa cinquecentesca che ora non esiste più. Un documento ritrovato presso l’Archivio di Gubbio ci informa che l’opera doveva essere completata per la Pasqua del 1603.

Nella parte superiore del dipinto si può vedere La madonna che protegge il figlio Gesù e scaccia con un randello satana, accovacciato per terra mentre cerca di scappare via.

Il messaggio della vittoria del bene sul male è evidente anche nell’atteggiamento degli angioletti che congiungono le mani in segno di tripudio.

Nel livello inferiore sono rappresentati quattro personaggi, caratterizzati da specifici attributi iconografici:

San Gerolamo, rappresentato con il teschio, simbolo di meditazione e di penitenza; San Sebastiano, riconoscibile dalle frecce conficcate nel corpo; San Pietro, rappresentato con le chiavi; San Vito, che guarda in alto verso la Madonna, reca in mano la miniatura del castello di Monte San Vito e la presenta alla Madonna.

Con questo gesto il Santo implora per il paese protezione dal male.

La miniatura del castello rappresenta un’ importante testimonianza dell’aspetto urbano di Monte San Vito nel XVI sec. Dove oggi c’è l’arco di accesso al palazzo comunale (Palazzo Malatesta) c’era anticamente un ponte levatoio. Tutto attorno era presente un fossato a protezione del castello. Il campanile visibile dietro faceva parte della chiesa cinquecentesca nella quale era collocato originariamente il dipinto.

The Virgin of Help

Work by Filippo Bellini from Urbino (1550-1603).

Originally it was an altarpiece for a sixteenth-century church which no longer exists. A document, which was found in the Archivio di Gubbio, notifies that it was meant to be completed by the Easter of 1603.In the upper part of the painting the Virgin is protecting her son Jesus and chasing Satan away with a bludgeon. The devil is crouched on the floor, trying to run away.

The message of victory of good over evil is also clear by the attitude of the angels whose hands are joined together as a sign of joy.Four characters are portrayed in the lower part of the painting; they are characterized by specific iconographic features:

Saint Jerome, depicted with a skull, symbol of meditation and penance; Saint Sebastian, recognisable by the arrows he has in his body; Saint Peter, depicted with the keys;

Saint Vitus, who is glancing up towards the Virgin, has a miniature of the castle of Monte San Vito in his hands and offers it to the Madonna.

By doing this the Saint is asking her protection against the evil for the entire village. The miniature of the castle is an important proof of the urban appearance of Monte San Vito in the sixteenth century. In the place where today we see the arch to the town hall (Palazzo Malatesta) there used to be a drawbridge. All around it was a moat to protect the castle. The bell tower in the background was part of the sixteenth-century church, where the painting was originally placed.

 

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Vergine Santissima con il Bambino Gesù https://icmontesanvito.edu.it/vergine-santissima-con-il-bambino-gesu/ Thu, 18 Jul 2019 07:46:15 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4138

Marco Benefial (1684-1764)

Il dipinto è collocato nella parte destra del transetto, a sinistra in alto.

Insieme alla Vergine e al Bambino, nella parte inferiore, si possono vedere S. Francesco ed il Patrono San Vito che regge un’altra importante immagine del castello in una configurazione attribuibile agli inizi ‘700.

La tela viene attribuita al pittore romano Marco Benefial e la probabile provenienza del dipinto, per la presenza di San Francesco che indossa il saio dei frati conventuali, è la Chiesa Francescana di Santa Maria delle Grazie. Il bozzetto dell’autore delle dimensioni 33 cm X 47 cm è esposto al Museo del Louvre di Parigi.

Nella miniatura manca la Chiesa Collegiata, ancora da edificare, che avrebbe dovuto sostituire la vecchia chiesa cinquecentesca resa pericolante dal terremoto del 1741. Per questo motivo l’area interna viene rappresentata vuota.

Il putto seduto alla base del dipinto con una mano tiene i sei colli d’oro presenti nello stemma di Monte San Vito. Monte San Vito,poiché era stato dichiarato terra imperiale nella seconda metà del XII secolo, è rappresentato dal colle più alto che dominava sugli altri colli limitrofi. L’altra mano regge lo stemma dei committenti dell’opera, l’ordine dei francescani.

Blessed Virgin with Baby Jesus by Marco Benefial (1684-1764)

 The painting is located on the right side of the transept, top left. Together with the Virgin and the Baby, in the lower part, you can see S. Francisco and the patron, Saint Vitus who’s holding another important picture of the castle, probably dating back to the early eighteenth century. The canvas, attributed to the Roman painter Marco Benefial, probably comes from the Franciscan church of Santa Maria delle Grazie considering the presence of Saint Francis wearing the habits of the Franciscans.

The sketch of the author, size 33×47, is exhibited at the Louvre Museum. The miniature lacks of the Collegiate Church, still to be built, which was to replace the old sixteenth church made unsafe by the earthquake of 1741. For this reason, the inside area is represented empty.

The Cherub, sitting at the base of the painting, holds with his hand the six gold hills depicted in the coat of arms of Monte San Vito. Monte San Vito, being declared imperial territory in the mid-12th century, is represented by the highest hill dominating the other neighbouring hills. With the other hand, the Cherub, holds the coat of arms of the work clients, the order of the Franciscans.

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Salvator Mundi https://icmontesanvito.edu.it/salvator-mundi/ Thu, 18 Jul 2019 07:41:57 +0000 https://icmontesanvito.edu.it/?p=4134

Salvator Mundi

Il Salvator Mundi venne dipinto da Andrea Lilli, pittore nato ad Ancona nel 1570 e morto a Roma nel 1631.

L’opera può essere collocata cronologicamente in un periodo che va dal 1589 al 1601.E’ quindi contemporanea a La Madonna del soccorso di Filippo Bellini, altra tela presente nella Chiesa collegiata, tuttavia il suo linguaggio pittorico è profondamente diverso.

Il dipinto è racchiuso all’interno di una cornice illusoria che vuol simboleggiare una sorta di varco tra la realtà terrena e quella ultraterrena. Il mondo sensibile non è però così lontano dalla dimensione ultraterrena. Il valico può essere oltrepassato, come ètestimoniato dal santo sulla destra, che sta entrando nella dimensione ultraterrena. L’opera è molto movimentata, a differenza del dipinto di Bellini che appare monumentale e ieratico.

Nella parte superiore, al centro, vediamo Gesù Bambino seduto su una sfera che rappresenta il mondo. E’ il simbolo di Dio che si fa uomo e che viene sulla Terra per salvare l’Umanità. Il braccio destro è alzato in segno di benedizione.

I personaggi del dipinto sono riconoscibili per alcuni attributi iconografici:

  • MARIA – GESU’ BAMBINO – S.ANNA;
  • S. CATERINA D’ALESSANDRIA, rappresentata con la corona e la ruota del martirio, indossa abiti molto eleganti.
  • S. CATERINA DA SIENA , riconoscibile perché indossa l’abito delle suore domenicane.
  • S. FRANCESCO (vestito con il saio, ha le stigmate).
  • MARIA MADDALENA (mirofora, perché ha in mano il contenitore dell’unguento con il quale andrà a profumare il corpo di Cristo).

Da notare il particolare del giglio, secondo alcuni la firma del pittore (Andrea Lilli – in latino lilium significa giglio).

 

Salvator mundi

“Salvator Mundi” was painted by Andrea Lilli. The artist was born in Ancona in 1570 and died in Rome in 1631.

This painting was probably realised between 1589 and 1603. Although contemporary with “La Madonna del Soccorso” by Filippo Bellini, another work to be found in the collegiate church, its pictorial language is profoundly different.

The painting is enclosed in an illusory frame, which is meant to symbolize a passage from our world to the life beyond. Nevertheless the sensible world is not so distant from the hereafter, as it is witnessed by the saint depicted on the right, who is heading for the metaphysical dimension.

Contrasted with the work of Bellini, this painting appears monumental and hieratic.

In the upper part of the painting, in the middle, the infant Child can be observed. He is sitting on a sphere which represents the world.

He represents  God made Man, descended on Earth to save Mankind, who is giving a benediction with his raised right hand.

The characters in the painting are recognizable thanks to some iconographic elements:

  • Mary – The Child – Anne;
  • Catherine of Alexandria: portrayed with a crown and the wheel of martyrdom, elegantly dressed;
  • Catherine of Siena, wearing the white and black habit of the Third Order of St. Dominic;
  • Francis in his habit, with the stigmata;
  • Mary Magdalene, carrying a mirror and a pot of the balm she used to soothe the body of Christ.

The detail of the lily is to be considered the signature of the painter Andrea Lilli ( the word ‘Lilium’ means lily in Latin).

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